Per gli Elfi, Inverno fa rima con Egi Fishing, termine esotico (ovviamente di derivazione giapponese) usato per modernizzare l’italianissima pesca al calamaro e alla seppia, che magari presenta anche metodi e tecniche antiche, collaudate e tremendamente efficaci ma che per il mercato… fanno decisamente meno cool .
Per chi non conoscesse i “principi base” della tecnica, qualche tempo fa avevamo preparato un breve decalogo dell’eginger (seppiarolo suona sinceramente male…) alle prime armi, che vi riproponiamo qui di seguito
In realtà non tutti gli elfi sono “drogati” di questa tecnicissima pesca: il nostro comandante non la sopporta proprio, pur avendo un rapporto simbiotico con i polpi, che lo seguono ovunque (da cui il soprannome di “Polpo”).
Fatto sta che, avendo una mezza giornata libera, io e il Peveri decidiamo di dedicare un tramonto alla nostra passione invernale.
E così, io parto verso le 14 con la mia barca per una battuta a scarroccio alle seppie in compagnia di mio zio tra Ferale e Portovenere, mentre il Peve, colto da un’illuminazione dell’ultimo minuto, decide di mantenersi “purista” della tecnica jap recandosi a spinnare religiosamente da terra nella splendida Bonassola, a 30 km in linea d’aria da noi. Uno spot nuovo, fuori dal nostro classico giro di “punti seppia”, ma tutto da esplorare.
Così, mentre noi ci dedichiamo con alterne fortune a procacciare qualche seppia godendoci il leggero scarroccio e l’assenza di vento, il Peve si cimenta nel più classico dei lancia e recupera.
Prima che il tramonto arrivi, la situazione recita un sonoro 3 a 3.
3 Seppie sul Marino (ma quanto sono grosse quest’anno?), a cui rispondono, a sorpresa, 3 bei polpi a Bonassola (i polpi ad egi, con cannetta sottile, sono una FIGATA).
Insomma, una bella serata.. Ma il meglio deve ancora venire.
Un fronte nuvoloso comincia ad avanzare dal mare, proprio in corrispondenza del tramonto. Le nuvole però non sono compatte e lasciano filtrare la luce, con giochi cromatici che via via diventano sempre piu particolari, con continue variazioni di tono, dal celeste, al blu, al rosa, all’arancio, al rosso cupo.
Alle 16.30, a Bonassola, Portovenere, ma piu in generale su tutto il litorale ligure e alto toscano, prende vita uno dei migliori tramonti degli ultimi anni. Un quadro in movimento.
Giu le canne, tutti a fotografare questa meraviglia. Scatto una decina di foto a distanza ravvicinata, con una macchinetta digitale da pochi euro, e il risultato lo avete già visto (e condiviso…e alcuni pure “rubato”….) in tantissimi sulla nostra pagina facebook. Il Peve, nello stesso istante, fa lo stesso a Bonassola.E chissà quanti altri hanno rinunciato a qualche cattura per non perdere uno spettacolo indimenticabile.
Si, alle volte meglio fermarsi ad osservare quello che la natura ci regala. Chapeau.