Ci sono pesci che riescono in imprese straordinarie.
Non per le loro performance velocistiche, nè per la loro tenacia in combattimento…ma per la loro abilità nell’evitare con precisione chiurugica i nostri inneschi che, per quanto elaborati e sofisticati non bastano ad ingannare pesci che, sulla carta, dovrebbero possedere un Q.I. decisamente inferiore a quello del pescatore…
Quante volte vi è capitato di salpare un’esca accuratamente sezionata, a traina col vivo così come a bolentino, a drifting piuttosto che nella pesca a fondo? Pochi brandelli di esca giusto attorno agli ami…spesso senza avvertire una tocca!
Il caso della foto che segue è emblematico; il povero sugarello-esca, calato a circa 100 metri di profondità su una montatura da bolentino di media profondità, è stato azzannato da uno strepitoso chirurgo sul fondo o nei pressi di esso nell’immediata risalita, senza avvertire alcuna sollecitazione sul filo. Il morso ha lasciato nettissimi i segni della dentatura, giusto a filo dell’amo posto sul dorso del pesce esca.
Piccolo, quanto mai macabro, dettaglio, a sottolineare l’abilità del “chirurgo”: il sugarello, in quelle condizioni, era ancora vivo al momento della salpata (prima di essere velocemente finito per rispetto…)! Un capolavoro, evitare l’amo con tale perizia arrecando il massimo danno possibile al pesce ed in pochi secondi è opera di uno strepitoso predatore, che ha dimostrato un’astuzia davvero incredibile.
La dentatura fa sospettare, a nostro giudizio, l’intervento di un bel nasello sul fondo(Vista l’impronta in proporzione alla mano) o, in alternativa, di una palamita durante il recupero; la forma dei denti però ci fa propendere per la prima ipotesi o, comunque, per qualche preda di fondale. Si accettano comunque idee e suggerimenti…
E a voi…quante volte è successo di essere così mirabilmente giocati? La sezione commenti è a vostra disposizione, raccontateci le vostre (dis)avventure, su elfishing,it!
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