Ecco lo sapevo, è la mia settimana preferita, a metà ottobre, ed io sono oberato oberatissimo, non riesco a prendermi un giorno di ferie, grunt.
Ovviamente arrivano notizie inquietanti, pare che ci siano mangianze anche nel canale di Portovenere, un contadino di Biassa giura di aver visto un tonno nei boschi con un bel cestino di funghi sottobraccio, sottopinna, quel che l’è.
Le previsioni sono come al solito bastarde, il we sembra fottuto, spillo i 5 giorni di lavoro come fossero carte da poker.
Arrivo al venerdi mattina e……
Non ci posso credere, è dal ’94 che non prendo una frescata del genere, sputo come un lama.
Adotto sistematicamente tutti i rimedi della tradizione popolare, mi intossico di latte miele e propoli, condisco con aspirina e qualche gollata di grappa, non cambia nulla ma sono sinceramente più felice.
Anche il sabato mattina è fottutissimo da un impegno improrogabile, insomma partiamo a mezzogiorno col il GG e l’inge.
Io sputazzo ogni tre minuti e parlo come un troll con le emorroidi, riesco comunque a telefonare a mario per chiedergli notizie. “Ma sei sempre in terra? c’è il delirio fuori cantano le cicale come fossero friguelli”
Partiamo a razzo e…facciamo mezzo miglio scarso ,mangianze feroci ovunque, siamo sottocosta, sono pescetti, ma due lanci…non si negano a nessuno.
L’inge che quest’anno è una macchina da guerra, comincia a volare sgombri in barca, io e il gg gli andiamo dietro, la vasca del vivo è piena per i prossimi sei anni…
Riplanata e sugli 80 mt altri cuccioli giocosi, ordino un tombarello all’Inge che con un duplex rosa esegue al primo lancio.
Fremo, fremo, sarà la febbre…
Urlo al vento”sono pericolosooooooo” i miei pard mi guardano come se fossi un alieno. D’altra parte, lo scorso anno, proprio in questi giorni avevo fatto la mia giornata migliore della scorsa stagione…e scaramanticamente sono vestito uguale e schiero le stesse canne (clicca qui per rileggere l’avventura dello scorso anno!). Non posso fallire.
Sui 100 mt ci fermiamo, me gusta il posto, ancora galleggiante a prua, lo scarroccio è sotto il nodo, mentre il GG inizia a pasturare io innesco un megalosgomro vivo e lo calo in tutta fretta , faccio giusto in tempo a mettere la canna sul portacanne e ad innsescare la seconda canna, che la sgombrocanna parte, uuuuuh se parte!
Una fuga vigorosa, uno stop, un’altra fughetta, sbrem……..recupero mestamente il filo che risulta troncato un metro sopra l’amo….ma che cazz…..mah…
Ricaliamo tutte e tre le canne e mi felicito con il GG per le bellissime bottigliette colorate che ha preparato.
Sale la solita fame “marina” …il gg taglia in due una focaccia stracchino e salmone usando la forbice delle sarde, tanto…sempre pesce è.
Azzanno con foga sperando di non strozzarmi, speranza vana.
La cannetta più sminchia che abbiamo, sempre la solita, calata a 10 mt di profondità vicino alla barca, parte a velocità parsec 2.
Lancio la focaccia lontano e guardo preoccupato il mulinello svuotarsi, do ordini secchi e quasi antipatici all’equipaggio che esegue a regola d’arte.
Il tonno, che ho mentalmente battezzato Bronco, cavallo pazzo, va e fila come un treno, si porta via tutto il nylon e un centinaio di metri di multifibra.
Comincio a pensare al nodo di giunzione e nel frattempo lo fermo, ed inizio a pomparlo.
L’attrezzatura fa quello che può, nel frattempo mi piazzano una cintura da combattimento da spinning in vita, e vai di braccia….
Mi pare bello gagliardo, l’equipaggio me ne dice di tutti i colori: “ma dai, sei tu che sei debilitato..” fanculo…
Guardo con terrore il puntale della canna che si è girato di 90°, ma cosa cavolo….
Faccio finta di nulla.
Dopo due minuti i GG mi fa notare il puntale…L’HO VISTO!
Chiedo acqua, mi ridono in faccia, bastardi….è un trucco per farmi forzare il tonno.
Infatti forzo, lui viene moderatamente, vedo un’abrasione sul filo che mi fa raggrinzire i testicoli.
Faccio finta di niente.
Dopo due minuti il GG mi fa: “ma il filo l’hai visto?”
L’HO VISTO!
Il Tonno Bronco ha visto la barca e riparte con le pinne in spalla, il Penn anteguerra sfrigola come un wurstel all’oktober fest.
Ricominciamo da capo, ho la vaga percezione che l’inge stia filmando con la gopro, sparo minchiate in camera e sono in debito d’ossigeno.
Bronco piano piano molla, arriviamo al terminale, il gigi calza dei guanti inquietanti, e lo tiriamo a murata, ci prendiamo due schiaffi in faccia, riparte e mi scorteccia un pò il dito indice.
Al secondo tentativo, è più mansueto, il mio cavallino matto; lo slamiamo velocemente, e vi giuro che ci ha guardato tutti e tre in faccia prima di ripartire per i suoi pascoli blu..
Oggi sono qui, l’inge mi ha detto che il filmato è riuscito (giudicate voi sotto, ndr) e, nonostante il mio stato di salute, mi ha obbligato a scrivere qualcosa: più di questo non riesco a fare.
Guardatevi il filmato e raccontatemi com’è, io sarò sotto il piumone.
Con Bronco nel cuore e Bronchite nel petto.
Ps ho rirtovato verso sera la focaccina al salmone, era un pò umida e sicuramente sapeva più di sarda che di altro, ma ha allietato comunque il mio ritorno a casa…
Au Revoir
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