Archiviato il mese di novembre appena trascorso come uno dei più cupi della storia degli Elfi (… non che gli altri mesi del 2016 ci abbiano regalato particolari soddisfazioni) e abbandonata ogni speranza di catture di un certo pregio, con il mese di dicembre possiamo dichiarare ufficialmente aperta la stagione della pesca alla nostre care e amate razze!!
La razza, nelle sue innumerevoli varietà (solo nel Mar Mediterraneo se ne contano quasi una ventina di specie), è uno dei pesci più diffusi al mondo (… forse è per questo che riusciamo a pescarle anche noi …) e vive sia in acque salate che dolci. E’ stata oggetto di pesca fin dall’antichità e non solo per scopi alimentari: in America con gli aculei della coda venivano realizzate punte per le frecce, i samurai giapponesi utilizzavano la pelle per avvolgere l’elsa delle loro spada per avere una presa più solida, nella Francia dell’800 veniva utilizzata come carta da parati per arrivare fino ai giorni nostri dove la pelle conciata viene utilizzata per borse, portafogli e cinturini di orologi di alta gamma.
Come dire….della razza non si butta vi nulla!!
Fatta questa premessa degna della peggiore puntata di Voyager, veniamo all’attività di pesca: l’ambiente ideale per ricercare questi pseudo-pinnuti è un fondale fangoso (e nella costa elfica non manca di certo) sulle batimetriche dai 30 ai 50 metri e oltre. Le tecniche con cui insidiarle sono molteplici: si va dal classico palamito di fondo, al bolentino (ancorati ma soprattutto, se le condizioni meteo lo consentono, a scarroccio in modo da esplorare un maggior tratto di mare) per arrivare al Tenya fishing. In tutti i casi l’esca principale da utilizzare è la sardina o l’acciuga. Pescando a razze capita abbastanza di frequente (e ne siamo ben contenti) di portare a paiolo anche qualche bell’esemplare di tracina e molto molto più raramente qualche esemplare di gallinella.
Ma la vera domanda che vi starete ponendo è: perché mettersi a pescare le RAZZE???
In effetti, spesso ce lo chiediamo anche noi.
La risposta è una sola: sono facili da cucinare (un po’ meno da spellare ma questo è un altro discorso….), senza spine e sopratutto buonissime: hanno una carne bianca e delicata che si presta a numerose preparazioni.
Ecco alcune delle più comuni ricette in cui si possono preparare, per stavolta gratis ma alla prossima fatturiamo, non siamo mica Cotto e Mangiato:
Buon appetito!