Ebbene sì.
I tombarelli sono tornati.
La prima prova, casuale, l’abbiamo avuta un paio di settimane fa. Pescando gli sgombri col sabiki per fare un pò di vivo, me ne sono trovato uno completamente aggrovigliato, appuntato con almeno 3 ami e praticamente impossibilitato a muoversi. Un salame di tombarello. Qualche insulto per il sabiki fiammante da buttare (mica li regalano, sti jappi!), prima di realizzare che quella bestiaccia sui due chili sarebbe stata la prima di una lunga serie, fatta di mangianze tutto sommato divertenti e belle fughe, ottime per passare l’estate. Massì, fanculo al sabiki.
Qualche giorno dopo, la conferma. Le prime mangianzette sui 40 metri di fondo, timide ma inconfondibili, e la prima “botta” nel buio su un Maria shore tricker bianco fluo jerkato come va di moda oggi, “slow pitch style”. Funziona DA PAURA. Provate. La foto non mente, è originale 😉 Un bel combattimento, e un altro bel pesciolotto da archiviare.
Il problema del tombarello è sempre stato uno solo: la sua scarsa commestibilità. Perchè, diciamolo, mangiare un tombarello richiede non poca lavorazione sia in fase di cattura (dissanguamento+immediata eviscerazione) che in pre-cucina, per eliminare la parte sanguinolenta ed acidula (sfilettatura,..).
LA cosa può essere fastidiosa al punto che…francamente annoiati da tutta questa procedura…normalmente non ci spingiamo oltre ad un paio di catture al mese a testa (solitamente solo gli esemplari allamati male) e cominciamo a rilasciarli a decine.
Negli anni abbiamo però identificato, con l’esperienza, un buon numero di modi per rendere il nostro amico un degno partner a tavola, sufficientemente trattato da rendere la fase preparatoria sopportabile. Oggi vi proponiamo la prima di queste ricette, la più classica.
Il vasetto sott’olio. Vi garantiamo che, con la giusta procedura e magari le giuste erbe aromatiche (versione PRO), il tombarello sott’olio non ha NULLA da invidiare al tonno vero e proprio, sempre piu difficile da ottenere viste le restrizioni legislative in vigore. Se non vi fidate…non vi resta che provare!
(all’occorrenza e con un bel pò di fortuna, viste le quote, può essere comunque valida anche per il tonno)
Pentolone gigante, più acqua c’è meglio è, rigorosamente all’aperto.
130 gr di sale ogni litro d’acqua; per il tombarello ½ lt di aceto in 30 lt d’acqua, per il tonno niente aceto
Ad acqua calda mettere nel pentolone i tombarelli privati della pancia e della coda, sobbollire per 2,5 hr, aggiungere acqua fredda per evitare che l’acqua bolla.
Togliere i tombarelli dalla pentola e sfilettarli, metterli nei vasetti ( per il tonno farlo sgocciolare e riposare prima di infiascarlo) e aggiungere l’olio, che deve coprire completamente il pesce. Fra l’olio e il tappo lasciare almeno 1,5 cm.
Buttare l’acqua “impestata” dal tombarello, riempire il pentolone con acqua nuova ed i vasetti fasciati e far bollire per 1hr e 15 minuti.
Spengere il fuoco e farli raffreddare nell’acqua.
I vasetti sono pronti dopo un mese e mezzo due mesi, prima sono salatissimi….non assaggiare.
Bon apetit!!
Copyright © 2024 Elfishing. Powered by peve.it