Una news data direttamente dalla barca degli elfi: nel canale di Porto Venere, in questi minuti (circa le 13 del 13 agosto) è presente una balenottera. I mezzi della capitaneria cercano di allontanarla da potenziali pericoli, spingendola verso il mare aperto.
Un esclusiva Elfishing…sempre sulla notizia!
Aggiornamento da Porto Venere: l’operazione della capitaneria tesa ad allontanare il cetaceo sembra essere riuscita. Lo specchio acqueo tra il borgo e l’isola Palmaria, particolarmente trafficato in questi giorni, poteva presentare pericoli per l’animale e, per la stazza dello stesso, per la navigazione dei diportisti.
Non è la prima volta che cetacei di queste dimensioni entrano nel canale di Porto Venere, e c’è un precedente proprio ferragostano.
Il quotidiano torinese La Stampa, dalla sua redazione di Imperia (?) comunica che “L’emergenza ambientale è scattata immediata e ha visto il ministero chiudere l’approdo al traffico marittimo e in una fascia di rispetto con l’obiettivo che gli animali possano trovare l’uscita e, senza essere molestati dai rumori delle barche, riprendere il mare.”
La cosa non ha però nessun riscontro dalla capitaneria di porto della Spezia, che ha dichiarato a Marina Perrotta di ecoblog.it che:
“Sono state avvistate due balenottere che si sono presto inabissate. Le attività a Porto Venere sono regolari e non c’è nessuna chiusura disposta dal Ministero dell’ambiente.”
La Stampa fa retromarcia cambiando al volo il pezzo, ma il web è impietoso e la “bufala” compare sempre nella barra dell’indirizzo dell’articolo come potete vedere QUI
Il successivo bollettino della capitaneria dice che:
“Stamattina ci hanno segnalato la presenza di due balenottere di cui una ferita sul dorso. Abbiamo inviato la motovedetta allertati dal possibile ferimento di uno dei due cetacei. Purtroppo non abbiamo nessuna documentazione fotografica perché i due animali non sono mai riemersi abbastanza a lungo da fotografarli. Hanno poi preso il largo autonomamente. Immaginiamo che se pure fossero ferite questo non abbiano inficiato appunto la capacità di autonomia e movimento di una delle due balenottere.”
E quindi La Stampa titola:
Il quotidiano online continua dicendo che “Tra i primi ad occuparsi del caso i ricercatori dell’organizzazione internazionale «Tehys», con sede a Milano e quartier generale a Sanremo.”
Come se ne siano occupati se si sono subito inabissate non è dato saperlo, come non è dato sapere cosa facessero casualmente proprio li: non c’è che dire, decisamente fortunati!
1 Comment